Carmelacromìa!

I colori di Osteria da Carmela posseggono un richiamo sacro(santo) ai colori della Madonna del Carmelo, detta Madonna Bruna, con un significato preciso:
Arancio solare aureole dorate e il fondo dell'icona = santità e sacralità
Pompeiano colore rosso della tunica sotto il manto = amore
Tufo scuro tunica color pelle di pecora del bambino e pelle della Madonna = agnello di Dio, fratellanza
Verdemare manto della Madonna = fertilità
Ogni colore è un’ispirazione, una storia, una tendenza e persino, scavando nella storia di Napoli, un’origine di un piatto e accompagnerà sempre le nostre (e le vostre) parole.
E con queste cromatiche premesse, ecco a voi...


I vini da degustare in autunno, ecco qualche chicca per voi!

abbinamento cibo vino

Il vino va sempre di pari passo con il cibo: un unione fondamentale perché un pasto sia un momento di piacere completo e perfettamente digeribile. In autunno, anzi ormai con l’inverno alle porte, non c’è niente di meglio del degustare a tavola un buon bicchiere di vino rosso, magari di Aglianico. Però dire Aglianico è dire poco: per questo, nel presentarvi quattro vini dal robusto vitigno Aglianico, elencheremo qualità e differenze, e chi legge avrà le informazioni per un abbinamento corretto con un pasto importante.

In scena Aglianico del Vulture, Aglianico del Taburno, Aglianico Irpinia e Aglianico Cilento. Quattro vini rossi, corposi, che se combinati correttamente ad una pietanza riusciranno ad esaltarne i sapori e a sorprendere qualsiasi palato.

Aglianico del Vulture: un rosso DOC la cui produzione è consentita solo nella zona ai piedi del Monte Vulture, in Basilicata. 

Il Monte Vulture è un meraviglioso vulcano spento da migliaia di anni; ed è proprio il terreno vulcanico di questa zona a conferire a questo vino le sue tipiche qualità. Il colore è rosso rubino, che con l’invecchiamento arriva ad avere riflessi aranciati. Al naso si nota una giusta armonia di frutto fresco che con l’età si rende complesso, al palato è preponderante la componente minerale, insieme al senso di asciutto e sapido, ma che il tempo trasformerà nel caratteristico velluto. Per questo si sposa divinamente con carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.

Aglianico del Taburno: è una DOCG prodotta in Campania, in provincia di Benevento. Il terreno di queste zone è tendenzialmente argilloso; questo fa sì che il vino prodotto sia particolarmente corposo e tannico, con aroma persistente. Questo vino si accompagna bene a carni sia bianche che rosse e soprattutto al pollame nobile, come anatre e faraone.

Un discorso simile si può fare per l’Aglianico Irpinia che è anche la base della DOCG Taurasi: anche in questo caso il terreno di produzione è argilloso e calcareo. Il vino ricavato è corposo, dal colore rubino intenso. Le sue note di frutti rossi e spezie sono particolarmente caratteristiche e si accompagnano alla perfezione con i primi piatti di terra, ragù di cinghiale e formaggi stagionati dal sapore deciso.

Concludiamo in bellezza questo poker di vini con l’Aglianico Cilento. Anche in questo caso si tratta di un terreno di produzione di impasto prettamente argilloso e calcareo, ma questa zona, grazie alla sua vicinanza al mare, è capace di donare al vino una sorprendente nota iodata. Al naso si sentono gradevoli note di frutti rossi e profumo di violetta mentre al palato il sapore è deciso, morbido e persistente. Questo vino si accompagna molto bene alla carne bovina, alla carne di manzo e al maiale; ma grazie alle sue note iodate di cui abbiamo parlato, riesce ad accostarsi con gusto anche a primi piatti a base di pesce.

E per un vino, il cui nome , al di là delle interpretazioni, rimanda alla Grecia, ci sembra giusto.

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