Carmelacromìa!

I colori di Osteria da Carmela posseggono un richiamo sacro(santo) ai colori della Madonna del Carmelo, detta Madonna Bruna, con un significato preciso:
Arancio solare aureole dorate e il fondo dell'icona = santità e sacralità
Pompeiano colore rosso della tunica sotto il manto = amore
Tufo scuro tunica color pelle di pecora del bambino e pelle della Madonna = agnello di Dio, fratellanza
Verdemare manto della Madonna = fertilità
Ogni colore è un’ispirazione, una storia, una tendenza e persino, scavando nella storia di Napoli, un’origine di un piatto e accompagnerà sempre le nostre (e le vostre) parole.
E con queste cromatiche premesse, ecco a voi...


Come abbinare il Piedirosso ai piatti della tradizione?

Come abbinare il Piedirosso ai piatti della tradizione?

Dopo l’Aglianico, è il vitigno a bacca rossa più diffuso in Campania, coltivato in diversi areali regionali, con una notevole espressività nella denominazione Vesuvio e in quella Campi Flegrei…

Il Piedirosso è un vino campano che sta riscuotendo molto successo. Sulla scia ‘modaiola’ dei rossi leggeri, ecco che il Piedirosso torna in auge, pronto a sfoderare a tavola raffinatezza e attitudine agli abbinamenti cibo-vino più arditi. Al passo con la planetaria tendenza all’alleggerimento in cucina, il Piedirosso si dimostra all’altezza della situazione, dando vita a vini immediati e piacevoli.

Il suo nome dialettale, Per’ e palummo, deriva da una peculiarità morfologica del rachide: il colore rosso dei pedicelli legati agli acini ricorda, infatti, la tinta della zampa dei colombi. Il Piedirosso ha origini antichissime ed era già noto ai tempi della Campania felix di Orazio e viene decantatato nel Naturalis Historiae di Plinio.

Dopo l’Aglianico, è il vitigno a bacca rossa più diffuso in Campania, coltivato in diversi areali regionali, come nel Sannio beneventano, nella provincia di Caserta e in quella di Napoli con una notevole espressività nella denominazione Vesuvio e in quella Campi Flegrei. Ed è proprio nell’areale flegreo che trova un’ottimale produttività, sia in termini numerici, sia in termini di caratterizzazione. Vitigno potenzialmente elegante e dai tannini poco evidenti, si trova vinificato in purezza o in uvaggio con altri vitigni locali, più ribelli come l’Aglianico (in passato il blend tipico campano era proprio l’unione tra due vini, utilizzato ancora oggi in alcune denominazioni).

Gli Abbinamenti Gastronomici suggeriti da Osteria da Carmela

Il Piedirosso è dotato di grande acidità e buon potere alcoligeno, ma la sua principale peculiarità è l’estrema delicatezza dei tannini, caratteristica che gli consente anche di essere abbinato a svariate portate di mare. Data la sua piacevolezza e la sua espressività olfattiva, si presta ad essere servito con una temperatura di servizio anche di 14 gradi, al pari di un bianco molto strutturato.

Il Piedirosso si rivela quindi un vino ‘salvavita’ nell’abbinamento, versatile con piatti che coniugano l’acidità del pomodoro con le note iodate di mare come i Paccheri al Baccalà o Polipetti in Cassuola. Ben si abbina con la delicatezza delle carni bianche. Vincente è la liaison con i legumi, e di conseguenza con piatti tipici della tradizione mediterranea come Pasta e Fagioli oppure Pasta e Fagioli con le Cozze. Spaziando tra mare e terra, gli abbinamenti cult suggeriti da Osteria da Carmela, sono: la Parmigiana di Melanzane, Zuppetta di Mare, ma soprattutto il Baccalà, che va bene ‘in tutte le salse’.

Ecco i vini a base di Piedirosso presenti nella nostra carta. Quale il tuo preferito?

Galardi, Terra di Lavoro Igt
(
Aglianico e Piedirosso)

Salvatore Martusciello, Gragnano Penisola Sorrentina Doc
(Piedirosso, Aglianico, Sciascinoso, Suppezza, Castagnara, Olivella, Sauca, Surbegna)

Cantine Astroni, Lacryma Chrysti del Vesuvio Doc – Cratere Rosso
(Piedirosso, Aglianico, Sciascinoso)

Cantine Olivella, Lacryma Chrysti del Vesuvio Doc – Lacrimanero
(80% Piedirosso; 10% Olivella; 10% Aglianico)

Mastroberardino, Lacryma Chrysti del Vesuvio Doc
(Piedirosso 100%)

(Guyot Media)


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