Carmelacromìa!

Les couleurs de l'Osteria da Carmela possèdent un appel sacré (Saint) aux couleurs de notre-Dame-du-Carmel, appelée la Madone brune, avec un sens précis:
Orange solaire Halos dorés et le bas de l'icône = Sainteté et caractère sacré
Pompeian Tunique rouge sous le manteau = Amour
Tuf foncé Tunique de mouton de bébé et peau de la Madone = Agneau de Dieu, fraternité
Verdemare Manteau de Madonna = Fertilité
Chaque couleur est une inspiration, une histoire, une tendance et même, creusant dans l'histoire de Naples, une source d'un plat et accompagnera toujours nos (et vos) mots.
Et avec ces prémisses chromatiques, vous êtes ici...


Cosa fare a Napoli in primavera: notizie ed eventi del centro storico di Napoli

Cosa fare a Napoli in primavera: notizie ed eventi del centro storico di Napoli

Cosa fare in primavera a Napoli? Le <strong>giornate FAI</strong> compiono “trenta primavere”, dal 1993 ad oggi tanti luoghi d’arte e natura sono stati aperti e resi fruibili al grande pubblico. Questi luoghi d’arte, di storia e di cultura sono siti archeologici e storici dislocati in tutta Italia, anche nella nostra bellissima città. Sono passati 30 anni, e mai come in questo momento ci sentiamo di proporre questo articolo, consapevoli che siamo in un’epoca in cui l’arte è tornata ad essere al centro del dibattito pubblico proprio a causa della guerra, vittima di un’insensata caccia alla streghe operata nei confronti dell’arte russa. Grazie a questa grande occasione, tornare a visitare gratuitamente piccoli luoghi nascosti, perle d’arte, della nostra città ci deve spingere a guardarli in una prospettiva del tutto nuova. La cultura non è solo identità, ma libero scambio di pensiero, emozioni, stati dell’animo e, ancora, necessario scambio reciproco di sensazioni in un’eterna comunanza, che ci caratterizza come esseri umani. È insensato andare a colpire l’arte di un paese straniero per la sua entrata in guerra, impoverire i territori di quelle forme d’arte che arricchiscono senza se e senza le persone che possono fruirne, eliminare spazi di arte significa abbandonare uno spazio che contribuisce alla creazione di un pensiero orizzontale e critico, tanto importante per la nostra capacità di osservazione e comprensione della realtà, quasi come lo è il respirare.

Tornando a Napoli, dicevamo che in questo weekend del 26 e del 27 marzo finalmente sarà possibile visitare -a titolo del tutto gratuito- i luoghi più nascosti della nostra meravigliosa città, grazie alle giornate FAI di primavera. Nel centro storico di Napoli, dove è sita anche la nostra storica Osteria partenopea, sarà visitabile l’Ipogeo dei Cristallini, un monumento di solito chiuso al pubblico, che riporta importanti testimonianze ellenistiche risalenti all’incirca tra il IV e il III sec. a.C.. È composto da ben quattro ipogei, scavati nel tufo e i cui soffitti affrescati in stile ellenico e sono costituiti da volte a botte. Il recupero di questo bene architettonico, avvenuto grazie ai fondi europei, va a sommarsi ad una serie di interventi che hanno attraversato il rione Sanità negli ultimi anni.

Sempre a proposito di Sanità, il ventre di Napoli, questo weekend non perdete la visita della <strong>Basilica di Santa Maria della Sanità</strong>, uno dei gioielli del Barocco Napoletano. Un vero e proprio spettacolo architettonico, realizzato con diverse tipologie di materiali, assemblati perfettamente in un’armonia slanciata verso i vuoti e pieni, disegnati dalle tonalità chiaro-scure dei colori che la rendono riconoscibile sia dal Ponte della Sanità, sia dall’interno. All’interno della basilica troverete le tele di Luca Giordano e la famosa statua di San Vincenzo di Ferrer. Questa struttura ospita anche preziose opere di artisti contemporanei come Gianni Pisani, Annamaria Bova e Riccardo Dalisi. La chiesta è sempre aperta, ma dato che è stata recentemente oggetto di un’opera di restauro è bene prendersi del tempo per visitarla con calma.

Non poteva mancare, ovviamente, la visita alla Basilica di San Severo è un must per chi non ha ancora avuto la possibilità di visitarla. Edificata alla fine del XVI secolo, accolse le spoglie dell’undicesimo vescovo di Napoli, il Vescovo Severo. Anche al di sotto di questa Basilica sono stati rivenuti ipogei ellenici e romani.

Per chi vuole invece visitare luoghi all’aperto consigliamo di visitare il Parco Archeologico di Baia, la Villa Floridiana e il <strong>Real Orto Botanico</strong> di Napoli, voluto da Ferdinando IV di Borbone.

Alcuni luoghi sono visitabili previa prenotazione sul sito del FAI, in alternativa è possibile fare la fila all’esterno dei beni culturali e attendere pazientemente il proprio turno. Le visite vengono effettuate in gruppo, quindi è importante seguire il protocollo anticovid e soprattutto si consiglia di visitare le singole pagine dei monumenti che si desidera visitare, perché alcuni non sono facilmente accessibili a disabili e a persone che non possono deambulare con facilità.

Osteria da Carmela è un locale cinquantenario situato nel cuore del centro storico di Napoli e con grande gioia è felice di ristorare i palati più esigenti di partenopei e non. Vi aspettiamo per rifocillarvi dopo una bella gita all’insegna dell’arte, che se è vero che l’occhio vuole la sua parte, lo stomaco anche!



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