Le mammarelle in pinzimonio di Osteria da Carmela
Le mammarelle in pinzimonio sono un piatto fresco, gustosissimo e pieno di sali minerali, ottimo in primavera
Quante volte sulle tavole napoletane, specie nel periodo pasquale, abbiamo mangiato le mammarelle foglia dopo foglia, sporcandoci le dita con l’unto dell’olio d’oliva? E quanto ci riempie di gioia questo semplicissimo gesto del mangiare con le mani? Questo gesto ci fa ritornare un po’ bambini giocosi e golosi e nello stesso tempo mangiare in questo modo dona una soddisfazione davvero unica nella consumazione del pranzo o della cena, altro che la forchetta!
Insomma, il carciofo romanesco – che i romani chiamano mammola e dai noi invece chiamiamo mammarella – è un carciofo paffuto e di grande dimensioni, ricco di foglie carnose e piene di sali minerali come potassio e ferro, quindi è anche un ortaggio pieno di oligoelementi utili allo sviluppo del bambino. Quest’anno il costo dei carciofi a Napoli è andato davvero alle stelle, complice la cattiva stagione, che ha funestato anche le fave. Tuttavia, con un po’ di attenzione e fortuna si possono trovare le mammarelle a buon mercato per non farsi mancare a tavola questo piatto primaverile e gustosissimo.
In questo articolo vi raccontiamo come lo prepariamo di solito in Osteria da Carmela, coscienti del fatto che le migliori mammole in pinzimonio si fanno prevalentemente tra marzo e maggio, tuttavia vi consigliamo per l’anno di prossimo di seguire i nostri consigli, per soddisfare così i vostri amici o i vostri familiari!
Mangiare insieme le mammole in pinzimonio, significa sfogliarle di foglia in foglia: con le dita si stacca una foglia, la si piega e la si intinge con la parte carnosa in un intingolo di olio, sale e pepe e poi si porta alla bocca, con i denti si affonda nella foglia e si tira via la parte morbida della foglia ed il resto si butta.
Mano a mano che si procede, le foglie diventano sempre più tenere e ricche di polpa, fin quando il carciofo è spoglio e mostra il suo cuore.
Dulcis in fundo, una volta arrivati al cuore del carciofo si elimina la parte non commestibile e poi si spezzetta tutto il resto e il gambo della mammarella, si condisce con l’olio e si gusta l’ultimo prelibatissimo morso!
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