Carmelacromìa!

I colori di Osteria da Carmela posseggono un richiamo sacro(santo) ai colori della Madonna del Carmelo, detta Madonna Bruna, con un significato preciso:
Arancio solare aureole dorate e il fondo dell'icona = santità e sacralità
Pompeiano colore rosso della tunica sotto il manto = amore
Tufo scuro tunica color pelle di pecora del bambino e pelle della Madonna = agnello di Dio, fratellanza
Verdemare manto della Madonna = fertilità
Ogni colore è un’ispirazione, una storia, una tendenza e persino, scavando nella storia di Napoli, un’origine di un piatto e accompagnerà sempre le nostre (e le vostre) parole.
E con queste cromatiche premesse, ecco a voi...


La ricetta della Braciola napoletana: la compagna inseparabile di ogni buon Ragù

La ricetta della Braciola napoletana: la compagna inseparabile di ogni buon Ragù

Il ragù non è una semplice salsa: richiede una sapiente preparazione e tanto amore durante la preparazione. Un tempo era da considerarsi un rito familiare a tutti gli effetti. Il pranzo domenicale non era tale senza ragù. Il ragù non è una salsa di pomodoro e non è un sugo con la carne, ma è molto di più. È una sintesi, un’unione perfetta tra tutti gli ingredienti che per ore si fondono l’uno nell’altro, divenendo un terzo prodotto, unico ed inimitabile.

Deve cuocere infatti per quattro, cinque, sei ore e solo allora potrà scatenare quegli odori inconfondibili. E mentre si cucina mica lo si può abbandonare così sul fuoco! La sua cottura va accompagnata, il ragù va coccolato e seguito in ogni fase. Dalla prima in cui il ragù si “tira”, come afferma Càrola Francesconi nel suo libro La Cucina Napoletana. Si lascia consumare la cipolla, il lardo con il vino, nella seconda fase si fa rosolare il pomodoro e poi nella terza fase si fa a lungo “pippiare” il ragù, fino a che la salsa non diventa di un colore scuro, quasi marrone.

Per rendere il tutto davvero ragoutant – che in francese significa “invitante, appetitoso” – oltre al primo taglio di carne vaccina, aggiungiamo anche due tipi di braciola: quella di cotica e quella napoletana. La braciola non è altro che una fettina di di manzo (natica di mezzo) arrotolata sul suo stesso ripieno, sigillata con lo spago o con degli stuzzicadenti. Il ripieno da noi viene  composto da: pinoli, uva passa, pecorino, aglio e prezzemolo. Mentre nella versione più golosa scritta dalla Francesconi, la Braciola napoletana viene farcita con prosciutto, lardo pestato, provolone, uva passa e pinoli.

Vi lasciamo con la nostra ricetta, Buon Appetito!

Braciola alla napoletana

Ingredients

  • 400 grams fettine di manzo
  • pepe
  • sale
  • basilico
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio di aglio prezzemolo
  • 750 milliliters di passata di pomodoro
  • 60 gr di pecorino
  • 30 gr di uva sultanina
  • 30 gr di pinoli
  • olio di oliva extravergine

Instructions

  1. Ponete le fette di carne su un tagliere e batttele leggermente con un batticarne. Spolverizzare le fettine di carne con sale e pepe, aggiungere quindi una manciata di pinoli e uvetta. Aggiungere l\'aglio e il prezzemolo tritato e infine ricoprire tutto con il pecorino lasciando liberi i bordi della carne. Chiudete le fette arrotolandole come un involtino e sigillatele inserendo 4 stuzzicadenti in maniera trasversale nella braciola. In una pentola capiente, far soffriggere la cipolla tagliata a velo in un paio di cucchiai d\'olio.
  2. A questo punto disponete le braciole nella pentola e fatele rosolare. Salare, pepare e sfumate con il vino bianco. Aggiungete ora la passata di pomodoro e il basilico e coprite con un coperchio. Lasciate cuocere le braciole al sugo a fiamma bassissima per almeno due ore. Il ragù dovrà sobbollire. A questo punto, togliere il coperchio e far restringere il sugo. Un volta pronto il sugo potete cuocere della pasta da condire con il sugo delle braciole e utilizzate quest\'ultime come secondo piatto.

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