Carmelacromìa!

I colori di Osteria da Carmela posseggono un richiamo sacro(santo) ai colori della Madonna del Carmelo, detta Madonna Bruna, con un significato preciso:
Arancio solare aureole dorate e il fondo dell'icona = santità e sacralità
Pompeiano colore rosso della tunica sotto il manto = amore
Tufo scuro tunica color pelle di pecora del bambino e pelle della Madonna = agnello di Dio, fratellanza
Verdemare manto della Madonna = fertilità
Ogni colore è un’ispirazione, una storia, una tendenza e persino, scavando nella storia di Napoli, un’origine di un piatto e accompagnerà sempre le nostre (e le vostre) parole.
E con queste cromatiche premesse, ecco a voi...


Muse al Museo, Anime Marine, ecco come l’arte siede ai tavoli di Osteria da Carmela

exposta 50

Tante le novità di questa primavera: il Festival internazionale Muse al Museo del MANN e la mostra “Anime Marine” di Giada Piccolo e Laura Correale in esposizione ad Exposta, lo spazio espositivo di Osteria da Carmela

A Napoli la primavera è un’esplosione di colori, di profumi di suoni, e soprattutto di Arte; basta infatti sfogliare il calendario per scoprire i tantissimi eventi che attraverseranno il cuore della città, proprio a pochi passi da Osteria da Carmela.

Dal 19 al 25 Aprile il MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ospiterà la prima edizione di Muse al Museo, un Festival internazionale davvero unico nel suo genere. Sette giorni di eventi culturali, un medley artistico che spazia dalla letteratura alla musica, al teatro, alla danza, alla scienza, all’arte e ai fumetti. All’evento parteciperanno  artisti del calibro di Peppe Servillo, Ferzan Ozpetec, Gino Paoli, Niccolò Fabi e molti altri ancora.

Ci teniamo inoltre ad informarvi che Osteria da Carmela è ristorante convenzionato con il Festival internazionale (scopri di più dell’evento, clicca qui).

Se il 2017  è un anno davvero straordinario per Napoli e per l’Arte, per noi è assolutamente una gioia verificare che tutta questa eccezionalità ricada proprio alla vigilia dei nostri 50 anni; per cui stiamo organizzando diverse sorprese per festeggiare insieme ai nostri ospiti il nostro cinquantenario tra cibo e arte.

D’altronde Osteria da Carmela da sempre ha avuto un’inclinazione naturale verso il mondo dell’Arte, sia perché è situata strategicamente tra il Teatro Bellini, l’Accademia delle belle arti e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e sia  perché il maitre di Osteria da Carmela, da sempre uno spirito vocato al mondo dell’arte, ha deciso di dedicare proprio all’interno della sua Osteria Exposta: uno spazio dedicato unicamente ai giovani talenti dell’arte partenopea.

In Dicembre abbiamo dato spazio alle opere di Lucia Schettino, classe 1988, che ci ha condotto tramite la sua collezione “Rinascita” 2016 in un viaggio iniziatico senza meta, alla ricerca di un sé enigmatico e senza contorni, ma continuamente in via di ricomposizione.

Con l’arrivo della primavera il percorso di Exposta continua a tingersi di rosa e si arricchisce di una nuova esposizione: quella di Anime Marine; Protagoniste di questa nuova esposizione sono Giada Piccolo, giovane pittrice del panorama vesuviano, e Laura Correale, che plasma con le sue mani opere in ceramica minuziose, allegoriche e continuamente in movimento.

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Giada Piccolo è pittrice, è amante del pieno, dei colori vivi, della luce che sa pervadere con sinuosità persino un corpo di donna immerso nell’acqua o un oggetto lasciato per caso in una stanza vuota. Giada Piccolo ama il gioco, sperimenta tecniche di pittura continuamente diverse, guardando i suoi quadri sembra che dentro di lei esistano tante Giada quante sono le sue sperimentazioni.

 

 

 

 

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Laura Correale

Laura Correale è un’autodidatta, la sua creatività si sprigiona con naturalezza dalle sue mani, dalla sua grande profondità interiore, la stessa profondità che mette nella creazione delle sue ceramiche. La serialità nelle opere si ripete con originalità, non esiste, infatti, un particolare uguale ad un altro.  I toni accesi e vitali dei colori utilizzati da Laura Correale nelle sue installazioni si mescolano plasticamente e armoniosamente in una “matericità” che va oltre l’essenza stessa dell’opera, che acquista in tal modo un valore unico e irripetibile.


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